domenica 3 novembre 2013

Wor(l)ds #5


Le premesse non le faccio nemmeno più.
I lettori attenti avranno capito che sta diventando una rubrica fissa e che la amo molto.
Questa settimana c'è anche un po' di me (purtroppo poco davvero). 
E se vi sbrigate, entro domani, potete partecipare anche voi al wor(l)ds #6
900 caratteri, spazi inclusi, e la vostra creatività.
Se avete un po' di tempo, ecco anche il pidieffe di wor(l)ds #5 da leggere. E' davvero bello. 

E poi, come di consueto, ecco il mio.


Si alzò tardi e nella penombra della stanza cominciò a stiracchiarsi. 
Poggiò i piedi per terra e un brivido di freddo le percorse tutto il corpo, per fermarsi alla base della schiena. 
Le foto appese ai muri della stanza la osservavano, anche quella nella cornice bianca, a destra del letto. Ogni mattina si svegliava e le guardava tutte con riconoscenza. C’erano il suo passato e il suo presente in quei volti sorridenti. Tutto ciò che l’aveva portata a essere quello che era oggi.
Su un post-it rosa, attaccato alla porta, c’era un buongiorno scritto in bella grafia. “Tesoro, ti ho già preparato il caffè. Ci vediamo per pranzo e non vedo l’ora.
p.s. eri così bella mentre dormivi che non ho voluto svegliarti”.
Baciò quel pezzo di carta, sbadigliò rilassata e andò per accendere il fornello in cui era poggiata la caffettiera già pronta.
Guardò fuori dalla finestra e pensò che era felice.

1 commento:

  1. Sono piuttosto invidiosa di questa tipa :)
    Bello come sempre questo racconto Emme,
    bacio!

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