giovedì 24 ottobre 2013

WOR(L)DS #4



Ecco a voi il pidieffe del terzo wor(l)ds di Zelda
Come vedete il viaggio continua ed è sempre molto appagante.
Adesso quando scrivo non faccio più caso al limite dei 900 caratteri e riesco a chiudere anche a 800 senza problemi. 
Certe volte pensiamo che una cosa bella deve anche essere lunga quando, invece, anche in poche righe si può dire tutto. 

E' inutile che vi dica che è già sul blog il kit per il quinto "capitolo". 
Stavolta, sono un po' in crisi e non ho idea di cosa scriverò ma ci sto pensando. C'è tempo, come sempre, fino a Lunedì sera.

Intanto qui, il mio wor(l)ds #4 (che trovate anche nel pidieffe).


L’orologio nero di Sergio segnava le 22.30. Marina, guardava fuori dalla finestra. 
Lui le aveva appena dato un anello, non uno qualsiasi ma quello che si mette al dito per dire “sì, lo voglio e sarà per sempre”. Non aveva detto sì, era rimasta in silenzio con le lacrime agli occhi. A Sergio, è ovvio, voleva bene ma non poteva davvero sposarlo. Per sempre, è una parola troppo grande anche per lei. 
Le era sembrato di essere stata ingiusta, di avergli conficcato tanti aghi sul cuore. O almeno, ero quello che suggeriva l’espressione di lui. 
In quel momento, in quel preciso istante, Marina realizzò di avere fatto il passo più coraggioso della sua vita ma non poteva fermarsi lì. Pensò a Istanbul e agli occhi dell’uomo che le aveva fatto perdere la testa. Domani avrebbe prenotato un biglietto e sarebbe partita.
Domani sarebbe iniziata la sua nuova vita.
“Sergio, prima o poi, capirà”.

3 commenti:

  1. Povero Sergio ma brava Marina. Ci vuole coraggio nella vita. E brava tu, come sempre :*

    RispondiElimina
  2. Complimenti per questa bellissima iniziativa! :)

    RispondiElimina