martedì 14 gennaio 2014

Un'isola


La bionda, di là, studia inglese e ride mentre l'altra le urla contro che c'è Gabriel Garko alla tv che secondo lei è l'uomo più bello del mondo e quindi diventa scema a guardare tutte le fiction che ci propina la tv (e dove lui, di solito, recita da vero cane).
Io domani ho un esame e neanche un po' d'ansia.
Non ho studiato molto ma oh, l'ansia non ce l'ho, che ci posso fare?
Tant'è che invece di ripassare mi è venuta una gran voglia di scrivere. Cosa? Non lo so.
Io domani al professore gli parlo di me che sul libro c'è scritto che la modernità ha rovinato tutto, siamo più soli e meno consapevoli, siamo travolti dalle cose e più estranei e poi c'è il sesso che livella tutto.
No, non credo ci sia scritto esattamente questo ma sono le poche cose che ricordo.
Io domani gli dico che non sono sola, che ho degli amici belli come pochi, che ho una famiglia e una casa.
Gli dico che al massimo mi isolo, quello sì.
Sono nata in un'isola e io sono un'isola. Mi faccio toccare dalla gente come il mare tocca la Sicilia, mi faccio modificare ma in minima parte che per cambiarmi ci vorrebbero gli anni che non vivrò mai. 
Gli dico che ho prenotato un treno e che spero di prenotarne tanti quest'anno. 
L'isola vuole spostarsi e vuole vedere.
Non che non mi basti Roma ma qui mi manca la gente da abbracciare e io dopo un po', anche se sono un'isola, ne sento un bisogno impellente.
Ma è perché sono qui da poco o perché sono già grande per crearmi rapporti importanti?
Sto pianificando un'intera settimana da passare da sola qui a casa, mentre la bionda e l'altra tornano a casa.
Mangerò schifezze e studierò e così per sette giorni. 
Sembra la vita di un'anziana signora e non quella di una studentessa appena trasferita in una grande città. Ma che ci posso fare se mi hanno fatto vecchia?
Da mesi non aspetto chiamate, messaggi, non apro email con il cuore alla gola. Non c'è nessuno a cui pensare, nessuno da desiderare quando sono sola in questo letto troppo grande.
Sono vecchia dentro mi sa.
Che ci posso fare se non ci trovo niente di bello nel flirtare o nello scopare con gente che hai appena conosciuto? Non so come facciano alcune a farselo andare bene.
Sabato si avvicina una macchina, fischiano. Io e la bionda continuiamo a camminare.
Volete un passaggio, ci chiedono.
No, grazie.
Insistono.
No, grazie. E vanno via.
Rido.
Ma adesso si corteggiano così le donne?
Sì? 
Sono vecchia.

6 commenti:

  1. Se tu sei vecchia, lo sono pure io. Spizio assieme? Magari ci piacciono gli stessi giochi di carte e ci facciamo compagnia, poi magari troviamo due veri vecchietti che ci sanno corteggiare e amare e ci accasiamo! :P Io come te non ce la faccio ad accontentarmi di rapporti occasionali con sconosciuti, sono più romantica e riflessiva. Ho bisogno di qualcuno che mi entri piano piano nel cervello e nel cuore, dopo può prendersi il resto. Comunque che povera illusa, pensavo che una città come Roma ispirasse romanticismo agli uomini, e invece....

    RispondiElimina
  2. Mi hai fatto pensare a questa poesia http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-4783
    :)
    Oh in bocca al lupo per l'esame eh :)

    RispondiElimina
  3. io so vecchia e decrepita. e me ne vanto. oh!

    RispondiElimina
  4. Quando ho letto bionda ho pensato di essere io! Quale egocentrismo :D

    RispondiElimina
  5. Oh, che bello quel parallelismo con l'isola. Me lo porto via.
    Vorrei parafrasarti, ma ciò che mi viene in mente stasera è solo "una pantegana morta che galleggia nel Po".
    Non posso. Perde di poesia, la cosa.
    PS: domani ho un concorso e non ho studiato 'na mazza. Ziopera.

    RispondiElimina
  6. Manca la gente da abbracciare. Hai detto tutto.
    Un bacio (e un abbraccio virtuale) :*

    RispondiElimina