domenica 5 aprile 2015

Di questi cazzo di anni zero

Cerco di convincermi che le distanze sono una cosa bellissima. 
E lo sono, di sicuro, ma vaffanculo. Mi manchi che mi mancano praticamente tutti i pavimenti. Chissà se sono solo un bisogno fisiologico gli abbracci. 
E sarei sempre sugli eurostar e sulle frecce rosse a sfogliare riviste, per venirti incontro. Stammi a duecentotrentasei chilometri di distanza e corrimi addosso. A tre ore di macchina o trenta euro di treno.
Adesso se fossimo in un telefilm ti dicevo che ti amavo. Così, coniugando anche male i verbi. E noi siamo meglio di un telefilm, e infatti non ci diciamo niente. Poi in qualche altro modo tecnologico ci abbracciamo appoggiando la fronte sullo schermo del computer. 

Vasco Brondi
Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero.

1 commento: