martedì 10 dicembre 2013

Ancora tu, ma non dovevamo non vederci più?


Ho iniziato questo post così tante volte che adesso non so più quello che volevo scrivere all'inizio.
Hanno messo le luci di Natale e via del Corso è di mille colori diversi. Forse, non proprio mille ma io la vedo colorata. 
Piazza Navona ha la giostra che gira fino a tardi e ci sono i cavalli e le tazze. Mi sono cantata tutto il tempo la canzone di Anastasia.
Sempre lì, mi sono fatta comprare quelle caramelle rosse lunghissime che hanno un sapore dolce e aspro insieme e mentre le mangio faccio tutte quelle facce strane perché un po' mi fanno schifo. 
Il Natale continua a non piacermi, però in queste settimane grazie ai ponti, più o meno lunghi, ho visto gente che vive più sù di qui, che sarebbe vicino Bologna.
Sono stati dei fine settimana movimentati, di treni, valigie, saluti e abbracci e famiglie (che non sono la mia). Tra nord e sud. 
Dalla mia, di famiglia, ci torno presto e non so ancora dire se mi manca oppure no. 
Al Colosseo hanno messo un albero gigante e bellissimo, solo che quando m'immaginavo questo giorno me lo immaginavo diverso e invece avevo una sciarpa che cadeva di continuo e qualcuno che ripeteva il mio nome e rideva ma non era chi avrei voluto lì, in quel momento. 
Ho fatto degli esami, li ho passati, non l'ho detto a nessuno. 
Mi sono persa sabato in una strada piena di macchine e poca gente, era quasi mattina e non sapevo come sarebbe andata a finire ma ero tranquilla e mi ripetevo che poteva andar malissimo ma anche bene. 
E' andata bene, ho ritrovato la strada di casa e poi ho trovato le ragazze ancora sveglie e quindi ci siamo messe su un letto a parlare d'amore.
Io non lo so cos'è questo bisogno improvviso d'amore che mi viene da dentro, che anche adesso che lo scrivo e ci penso mi viene quasi da piangere. 
Eppure quando, l'altro giorno, mi hanno preso per mano, ho sentito un brivido percorrermi il corpo e un rifiuto di qualsiasi gesto d'affetto che sia più di un semplice ciao, come stai.
Ma sono complicata io o tutto il resto del mondo? 
Continuo a pensare a quello che mi manca senza capire se mi manca davvero, continuo a credere nelle cose buone.
A metà Novembre avevo scritto la mia wishlist per Natale, ed era quasi divertente da leggere, ma non l'ho più pubblicata perché ho pensato che non voglio regali. Non sopporto questo scambio di niente, di gente che si rompe il cazzo a stare insieme ma lo fa perché deve.
Poi, quando ricevo i regali mi capitano due emozioni diverse: la prima, che capita quando capisco che il pensiero è bello ed è fatto perché mi vogliono bene davvero, è che mi sento inadeguata come se non lo meritassi; la seconda, che capita tutte le altre volte, è una gioia recitata come se stessi seguendo un copione, "cheee beeellooo. Ma graaaazieeeeeee". Con tutte le vocali allungate.
O il silenzio o le cantilene. Non so cosa sia peggio. 
Devo imparare ad andare avanti, a correre forte quando sento che certi pensieri mi stanno raggiungendo.
Che io, alla fine, non sono neanche così: non mi piango addosso, non perdo la testa. 

Ho voglia di cose semplici, parole antiche, rime sentite, cioccolate calde con panna, sciarpe fatte a mano, perdermi in un abbraccio, piangere per ore, schiacciare foglie, correre forte e gridare di più, dirti tutto quello che mi passa per la testa compreso il fatto che secondo me non sai che ti perdi, scrivere una storia lunga che non finisce bene, ripensarci e scrivere un finale a lieto fine.
Voglio un bollitore elettrico, un caffè americano, un bagno caldo, una doccia fredda, la pizza con la granella di pistacchio, i miei cani, un po' di sicurezza, la ghd per piastrarmi i capelli, le mani sporche di inchiostro blu, sapere i tuoi pensieri.
Ma se poi tu mi tocchi e penso che non voglio niente di tutto questo? E se invece non ci vedessimo mai più? 

"Ancora tu ma non dovevamo non vederci più?"


6 commenti:

  1. è il December Blues.
    e noi siamo le bimbe cattive.
    ma passa, ti assicuro che passa. appena la forzatura delle lucine e del rosso svanirà passerà anche questa e torneremo a riveder le stelle. magari abbracciate in un abbraccio che è l'unico posto al mondo in cui vorremmo stare.

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  2. "correre forte e gridare di più, dirti tutto quello che mi passa per la testa compreso il fatto che secondo me non sai che ti perdi"...ma che mi leggi nel pensiero??

    Come si esce da questi vortici non lo so, ci provo , non so dirti bene nemmeno come, forse mi illudo di provarci semplicemente tenendomi impegnata in millemila cose così da non pensarci. Inutile dire , impresa vana. Arriva la notte e sogno e nei miei sogni c'è sempre qualcosa che mi riconduce a lui, e capisco che se anche il mio "inconscio" mi rimanda a lui, la cosa è molto più difficile di quanto pensassi.
    In tutto ciò anche a me non piace il Natale, ma sta Londra mi sta facendo cambiare idea . E' tutto così illuminato, tutto così caldo...che un sorriso questa grigia London riesce a strapparmelo. Un abbraccio :)

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  3. di gente che si rompe il cazzo a stare insieme ma lo fa perché deve

    Ah tesoro mio quanto c'hai ragione e come ti capisco :)

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  4. Parlando di cose serie: delle città del nord cosa ci dici?

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  5. io sono sempre stata così attaccata al natale che, viverlo male come faccio in questo periodo, è più destabilizzante delle feste stesse...
    ci sto malaccio insomma

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  6. Ti rispondo io, le cantilene sono peggio xD
    e dopo la cretinata del momento dopo un post così bello, ti faccio arrivare il mio abbbbraccione che magari non ha lo stesso effetto delle parole però a volte funziona.

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