martedì 11 settembre 2012

L'amicizia sui social network?! Ma anche no!

L'amicizia ai tempi dei social network è davvero una strana, stranissima cosa.
E' tutto un "tesoro", "bello/a", "ti voglio bene".
Per non parlare, poi, dei cuori. Comincio a pensare che quella dei cuori sia una malattia. 
Delle volte leggo delle cose che mi lasciano interdetta per interi minuti, con la faccia a punto interrogativo e nella testa una frase che mi ripete spesso la mia amica romana: "ma che daverodavero?!".
Per esempio: "Ciao Francesca! Ti ricordi di me? Non ci vediamo da 12 anni ma mi fa piacere ritrovarti. Cuore, cuore!" (ti sei mai chiesta perché Francesca non ti ha mai cercato, chiamato e visto per 12 anni? Ecco! Allora pensi che il tuo commento le interessi?).
Oppure:  "Luca sono contentissima di averti visto ieri con Maria. Cuore, cuore." (in questi casi vorrei chiamare i Luca&Maria di turno per dir loro che, no, lei non è contentissima. E quello che ha scritto e quanto di più falso potesse dire). 
E potrei continuare all'infinito con esempi sempre peggiori. Ritrovi amiche che si sono dette di tutto alle spalle e poi si mandano tweet di "amore" profondo, gente che quando non ci sei si diverte a dire le cose peggiori su di te e poi ti commenta le foto sottolineando la sua ammirazione nei tuoi confronti.
I social, dopo tutto, altro non sono che un mondo di ostentazioni. Ci teniamo a far vedere che siamo belli, buoni e ammirati. Facciamo sì che tutti vedano quanti meravigliosi "amici" abbiamo. Pubblichiamo affannosamente, facciamo indigestione di commenti spiritosi e amorevoli.  Mandiamo cuori a tutti, anche al vicino di casa rompi balle che fino al secondo prima abbiamo maledetto per aver messo il cd di Gigi D'Alessio.
Solo che dopo un po', dopo tutti gli "amore" e le frasi da film romantico, cosa ci resta? 
Dei mille amici che abbiamo tra facebook, twitter, pinterest, instagram, chi sarebbe disposto a lasciare tutto per un abbraccio, per asciugarci le lacrime o semplicemente per ridere insieme con una birra davanti?
Ecco perché, di solito, le mie amiche sono quelle di sempre e per sempre. 
Ora, capiamoci, non è che io voglia fare la morale a nessuno, anche perché sono la prima a usare i social network e a trovarli anche molto interessanti sotto tanti punti di vista. Però, lasciatemelo dire, i legami veri sono un'altra cosa e sono fuori da lì.
L' amicaGF la conosco da quando le colava il moccio dal naso, si vestiva come un piccolo marine e giocava con i maschi. L'ho vista sbocciare e diventare, appunto, bellissima .
Con lei, in pratica, ho fatto tutto: le scuole, la prima sigaretta, i primi amori, i primi baci. Tutto.
Come lei tante altre: alcune me le porto dietro dalle scuole medie, altre dalle superiori.
So che ci sono quando ho bisogno, come io ci sono per loro, anche se sono amiche "atipiche".
Oggi, per esempio, mi chiama la GF per dirmi che si vede con uno. Mi fa l'identikit con i dettagli.
Io comincio a storcere il naso. 
"Emme, però, sei acidissima. Che palle! Sembri la nostra vecchia prof acida e zitella. Sai cosa vorrei consigliarti, vero?". E lo so benissimo cosa vuole dirmi, rido come una matta, rispondo "magari" e poi ride anche lei.
O come l'altra amica, quella che mi sopporta in h24, che ieri se ne esce così: "Sei come quei sapori acidini all'inizio e dolci alla fine. Agrodolce va'". Che non lo so se è una cosa per cui offendersi ma io la trovo fantastica.
Il fatto di sapere che mi diranno sempre quello che pensano senza mezzi termini, che mi guarderanno e diranno "come cacchio hai accoppiato la maglia verde con quelle scarpe rosse" (se mai lo dovessi fare, chiaramente!) o che sorridendo m' inviteranno a "fare le sopracciglia" mi rende la vita più serena.
Non saranno le amiche perfette dai "cuori, cuori" in bacheca e dai commenti dolci sulle foto, ma non m'importa.
Anzi, vi dico un segreto, ho vietato loro di mandarmi cuori e cose sdolcinate perché a me piacciono di più così.




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